Scheda tecnica per apicoltura

Quando nel 1990 ho iniziato a fare apicoltura, come tanti altri apicoltori avevo una sola arnia, successivamente con la passione che cresceva in me, con la cattura degli sciami, con la divisione delle famiglie, le arnie aumentavano sempre di più, mi occorreva allora trovare una soluzione per ricordarsi i vari interventi effettuati sulle famiglie.

Avevo letto vari testi di apicoltura che indicavano di mettere puntine, scrivere sul coprifavo, come segnare l’anno delle regine, mettere pietre sul tetto cambiando posizione di volta in volta, scrivere con matite a cera, avere  sempre dietro una agenda dove riportare tutte le fasi di lavorazione, mettere dei foglietti sul coprifavo fermati con delle puntine, un giorno lessi che alcuni professionisti per ricordarsi facevano delle lettere sopra un foglio che poi corrispondevano ai lavori effettuati, al quel punto nacque in me l’idea di realizzare una scheda che mi avrebbe dato tutte le soluzioni possibili e nello stesso tempo potesse essere un metodo veloce per la sua compilazione e successiva lettura.
Volevo risolvere una volta per sempre tutti i vari problemi, che via, via, emergevano lavorando con le api.

Ecco che mi venne in mente di realizzare questa scheda predisposta, per il controllo, la selezione, lo sviluppo di una famiglia, e l’altra per effettuare il controllo della varroa con il T3.

In questo metodo riesco anche a selezionare le famiglie che meglio sopravvivono alla varroa, le migliori per produzione di polline, miele, controllo delle patologie e tutto ciò che può accadere in un arnia.

Questa scheda così realizzata la applico sul coprifafo con una piccola molletta fermata con una vite, pertanto è difficile che il foglio si perda o sia portato via dal vento, vorrei precisare che io adotto il doppio coprifavo da me realizzato, quindi la parte superiore rimane libera da ogni cosa, da api, fori per il nutritore, ecc..., viceversa nella parte interna può trovare collocazione sia il nutritore, che un eventuale alimentazione con miele, dando loro un favo intero, oppure il sacchetto di candito, pertanto la parte superiore rimane tutta vuota e può quindi ospitare le varie sched.

Così facendo appena arrivo in apiario tolgo il coperchio a tutte le arnie ed ho ben visibile fin da subito le schede e la situazione aggiorbata e gli interventi da affettuare sull'arnia.
Oggi la scheda è stata divisa in 2 parti e quindi sono diventate 2, per meglio leggerle.

Le schede come potrete vedere dalle foto sono cosi composte e suddivise.
La prima scheda:

- sulla parte sinistra troviamo la data che viene opposta ogni volta si esegue una visita
- le note  dove possiamo aggiungere particolari o altro
- sulla destra in alto il numero dell’arnia indispensabile per poter analizzare con calma a casa  la scheda, ed inserire i dati dentro il 
  computer.

- (A) come api che vedo quando alzo il coprifafo
- (C) si riferisce, favi di covata o rose di covata
- (T) quanti telai ho nell’arnia , telai di covata , T3
- (R) anno della regina
- (M) melari sovrapposti e riempiti
- (F) famiglia forte, media, debole
- (V) varroa, o patologie varie

La seconda scheda messa a punto per poter applicare il telaio T3, è suddivisa in tre settori che corrispondono ai settori del T3, ogni settore è suddiviso con delle lettere che ci permettono con una croce di evidenziare i vari interventi:

- la data in alto
- (O) che sta per opercolo
- (C) per covata
- (F) favo
- (V) sta per settore  vuoto, oppure vecchio, a secondo dove apponiamo la croce
- (P) settore pieno

Queste sono le schede che utilizzo, spero vi possano essere utili.
Grazie un saluto Aldo B.

Post popolari in questo blog

45° Settimana del Miele a Montalcino 8-9-10 Settembre 2023